È stato firmato lunedì mattina il nuovo protocollo d’intesa per la realizzazione della Gronda di Genova. L’opera, come ha dichiarato il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, “fondamentale non solo per la Liguria ma per l’intera rete autostradale nazionale”. L’accordo siglato a Genova dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, dal presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, dal presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto, dal sindaco di Genova, Marta Vincenzi, dal presidente dell’Autorità portuale, Luigi Merlo, e dall’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, modifica parzialmente i precedenti protocolli, per condividere la nuova soluzione di tracciato emersa nel corso del dibattito pubblico che si è svolto nei mesi scorsi e individuare i passi successivi per lo sviluppo dell’opera. L’investimento previsto è di circa 3,1 miliardi di euro (al netto dei ribassi d’asta).
“La firma del nuovo protocollo d’intesa”, ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, “per realizzare la cosiddetta Gronda di Genova è un altro chiaro esempio di come si possa cooperare con successo tra le Istituzioni. È un metodo che ho sempre voluto privilegiare e che sta dando frutti copiosi, in questo caso come in altri. D’altronde ho sempre pensato che le infrastrutture servono al Paese, alla sua economia e ai cittadini e, pertanto, non devono considerarsi né di destra né di sinistra. Auspico che questa intesa si traduca velocemente in fatti concreti e non ho dubbi che ciò avvenga grazie alla leale collaborazione di tutti i soggetti interessati”. “L’accordo di oggi costituisce un passo fondamentale per la realizzazione del progetto – ha affermato il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci. “Abbiamo lavorato pazientemente in questo ultimo anno e mezzo, su indirizzo del ministro delle Infrastrutture Matteoli, per recepire le richieste delle Istituzioni locali e trovare un’intesa sul tracciato di questa opera fondamentale non solo per la Liguria ma per l’intera rete autostradale nazionale. Grazie a questo protocollo, la concessionaria potrà procedere alla redazione della progettazione dell’intervento della Gronda e degli altri interventi previsti”.
“Con la firma di questo protocollo”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, “arriva a compimento il lavoro iniziato un anno fa con l’avvio del dibattito pubblico. Ma non è stato un anno perso: l’intenso confronto con la cittadinanza e con le amministrazioni locali ha permesso di minimizzare l’impatto dell’opera e ottimizzarne l’inserimento ambientale. Ora ci sono finalmente le condizioni per procedere rapidamente all’esecuzione di un’opera che Genova attende da oltre 20 anni”. Il nuovo protocollo di intesa disciplina gli interventi ricompresi nel Nodo di Genova (Gronda di Ponente, potenziamento dell’autostrada A7 e Nodo di San Benigno) e le ulteriori opere già oggetto di precedenti accordi tra Anas, Autostrade per l’Italia e Istituzioni locali (maggio 2003 e febbraio 2007), quali la complanarizzazione di Prà/Palmaro; la nuova viabilità di accesso alle aree del bacino portuale di Voltri; il riassetto della viabilità della Valle dell’Entella e accesso alla stazione di Lavagna e la nuova viabilità di collegamento alla barriera di Rapallo. In particolare, la configurazione progettuale della Gronda individuata nel protocollo si identifica, sostanzialmente, nel tracciato n. 2 (secondo la terminologia adottata in sede di dibattito) per l’intero tratto a ponente del torrente Polcevera, con attraversamento in viadotto del suddetto corso d’acqua in corrispondenza dell’ortomercato e della stazione autostradale di Bolzaneto. Per la parte orientale della stessa Gronda, è stata elaborata una soluzione che si sviluppa prevalentemente in sotterraneo, sino a Genova est, integrata da una carreggiata aggiuntiva dell’autostrada A7 in direzione nord per il tratto compreso tra Genova ovest e l’interconnessione Gronda-A7, nonché da un nuovo elemento di collegamento tra la nuova A7 nord e la Gronda, orientata verso Genova est. Tale soluzione prevede, inoltre, l’alleggerimento del nodo di interconnessione Gronda-A10-A26 di Voltri ed interventi di riduzione degli impatti in corrispondenza dell’innesto della Gronda con l’autostrada A10 in zona Vesima.
Per quanto concerne il nodo di San Benigno, a conclusione del dibattito e in accordo con gli enti locali, viene prefigurata una significativa rivisitazione del progetto, volta a conseguire una minimizzazione degli impatti associata ad una ottimizzazione dell’efficacia trasportistica, con un progetto di caratteristiche molto diverse da quelle precedentemente ipotizzate. Il protocollo prevede anche l’impegno comune di tutti i firmatari di adottare le modalità progettuali e di cantiere atte a contenere gli impatti diretti ed indiretti sull’edificato ad uso abitativo. Particolarmente rilevante è il preliminare d’intesa sottoscritto tra Anas Comune di Genova e Aspi necessario per le azioni di rialloggiamento delle famiglie interessate dalla realizzazione della Gronda. Lo stesso preliminare di intesa prevede forme di ristoro per le famiglie residenti nella fascia compresa tra i 30-40 metri dal nastro autostradale per le quali non è prevista diversa riallocazione. Il protocollo prevede infine anche la definizione della riqualificazione del tratto urbano della A10 – Prá-Palmaro – finalizzato alla mitigazione acustica e al recupero urbanistico del territorio circostante.