Gli ambientalisti sono contro le scelte del governo Berlusconi, che investe nel favorire lo sviluppo autostradale invece che la ferrovia. Una scelta “miope e incomprensibile”, almeno secondo Legambiente. Il giudizio è stato espresso da Edoardo Zanchini, responsabile Energia e Trasporti di Legambiente, dopo l’uscita della notizia dell’approvazione da parte del Cipe dell’ulteriore finanziamento di 4,5 miliardi di euro per infrastrutture autostradali.
‘‘È incredibile lo strabismo del governo quando si tratta di risorse per i trasporti: ai due milioni e mezzo di pendolari un’elemosina per cui sono costretti a viaggiare su treni vecchi, affollati, e a scontare tagli e ritardi come raccontano le cronache quotidiane di tutte le città italiane”, ha proseguito Zanchini. “Alle lobby dei costruttori, invece, risorse e attenzioni. Queste scelte condannano i cittadini italiani a vivere in città sempre più inquinate e congestionate, mentre Sarkozy in Francia e la Merkel in Germania hanno stabilito che la priorità delle risorse deve andare alle città e al trasporto ferroviario, da noi si continua ad ascoltare i vecchi interessi del trasporto stradale e del cemento. È ora di guardare finalmente al futuro, invertire le priorità a favore del trasporto ferroviario e puntare a vincere la sfida della riduzione delle emissioni di gas serra”.
La decisione che ha innescato le critiche di Legambiente ha permesso il finanziamento di opere riguardanti l’autostrada Nogara-Mare Adriatico, il raccordo autostradale della Cisa e l’autostrada Ragusa-Catania. Scelte che non si discostano da quelle adottate dagli esecutivi di governo a partire dal 2001 a oggi e che confermano una dinamica che proseguirà anche nel futuro.