Infrastrutture, dal Cipe via libera
a lavori per 4,5 miliardi di euro

Una boccata d’ossigeno sul fronte delle infrastrutture lombardo-venete, emiliano-toscane e siciliane. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica, presieduto dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e su proposta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha infatti approvato tre interventi infrastrutturali per complessivi 4,5 miliardi di euro. È stato approvato il progetto dell’autostrada regionale medio-padana veneta, Nogara-Mare Adriatico che avrà un costo di 934,5 milioni di euro. Approvato anche il progetto del raccordo autostradale della Cisa e autorizzato un primo lotto funzionale Parma nord-Terre Verdiane. L’importo complessivo dell’opera ammonta a 2,73 miliardi di euro. Approvato, infine, il progetto dell’autostrada Ragusa-Catania il cui costo complessivo è di 815,3 milioni di euro.
“Si tratta”, ha dichiarato il ministro Matteoli, “di interventi infrastrutturali di grande rilevanza strategica per i territori interessati, attesi da tempo e che ora potranno essere realizzati nei tempi prestabiliti. Per le tre opere, infatti, si attiveranno subito le procedure per la loro concreta realizzazione. Riguardo in particolare alla Catania-Ragusa, con quest’opera e con la superstrada Agrigento-Caltanissetta, in fase di realizzazione, si completeranno le arterie stradali e autostradali strategiche della Sicilia”.
Grande soddisfazione anche dal territorio di Parma: “Il Cipe ha deliberato la costruzione del 1° stralcio da Fontevivo (intersezione A15-A1) a Trecasali (nuovo casello “Terre Verdiane”) con le conseguenti opere complementari che avranno un benefico impatto locale”, spiega Leonardo Lanzi, presidente di Astra-Fai di Parma. “Infatti si realizzeranno diverse arterie che produrranno una miglior viabilità da e per la nuova arteria autostradale (tangenziale di Fontevivo, tratto di Cispadana dal nuovo casello di Trecasali a San Secondo, tangenziale di Noceto e altre strade di collegamento). L’opera che arriverà a intersecarsi con la A22 all’altezza di Nogarole Rocca costerà complessivamente circa 2 miliardi, di cui 760 milioni a carico dello Stato e il resto a carico di Autocisa che ovviamente ne avrà la concessione per lungo tempo. Le opere che invece riguardano il territorio parmense ammontano a circa 20 milioni, una bella somma a favore della nostra provincia e un merito all’amministrazione provinciale che ha saputo sagacemente agganciare queste opere alla realizzazione del primo stralcio. Ovviamente attendiamo la costruzione di quanto previsto e speriamo che i cantieri comincino entro il corrente anno. Il Nord-Europa è sempre più vicino”, spiega sempre Lanzi. “È un forte segnale che rafforza l’importanza strategica del corridoio Ti-Bre autostradale e che deve essere da propulsore per il collegamento ferroviario che, invece, subisce pesanti ritardi nella fase progettuale e realizzativa. È notizia recente di uno stanziamento per un ennesimo stralcio che servirà al raddoppio dell’attuale linea a binario unico da Parma a Vicofertile ma mancano ancora gli stanziamenti e la progettazione per diversi altri stralci tra cui la galleria appenninica tra Borgotaro e Pontremoli”.