Crescono le auto a metano e gpl,
ora toccherà ai distributori

Sono sempre più le auto alimentate a metano e gpl. I dati relativi al 2009 lo dimostrano chiaramente: su 100 auto immatricolate, 22 sono alimentate a gas, un numero in netta crescita rispetto al 2008, quando erano state immatricolate solamente 7 auto a gas (metano o gpl) su 100. Secondo l’Osservatorio Autopromotec, la crescita dell’uso del gas per l’alimentazione degli autoveicoli in Italia è comunque destinata a continuare anche dopo la scadenza dei probabili incentivi che riguarderanno il 2010. La crescita dell’alimentazione a gas è destinata ad avere un impatto positivo sull’ambiente ma anche a influenzare in maniera significativa il mondo della distribuzione del carburante. In futuro, i distributori tradizionali che erogano soltanto benzina e gasolio potrebbero infatti essere sostituiti sempre più frequentemente da impianti multicarburante, in grado cioè di fornire oltre a benzina e gasolio anche gpl e metano con l’assistenza di addetti e anche in modalità self service. Affinché tutte le soluzioni tecnologiche, spiega l’Osservatorio Autopromotec, già disponibili possano diventare effettivamente operative occorrono aggiornamenti normativi che sono però previsti da una proposta di legge la cui eventuale approvazione muterà radicalmente lo scenario.
La distribuzione dei carburanti, sostiene sempre l’Osservatorio Autopromotec, è comunque già oggi investita da un processo di innovazione tecnologica che comporta anche la necessità di formazione professionale e l’adeguamento delle politiche commerciali in funzione dei nuovi orientamenti del mercato. La rete italiana dei distributori è oggi caratterizzata da un’eccessiva frammentazione, con maggiori costi di gestione che si scaricano sui prezzi di benzina e gasolio, prezzi che, al netto delle imposte, sono sistematicamente superiori alla media europea. Proprio l’ampliamento della gamma di carburanti offerti, conclude l’Osservatorio Autopromotec, insieme ad altre iniziative, potrebbe essere l’arma vincente per determinare una maggiore efficienza del sistema italiano di distribuzione di carburanti con ripercussioni positive anche per i consumatori.