Crisi economica in Friuli, il bilancio del settore trasporti è drammatico

Il Friuli Venezia Giulia sta pagando dazio a livello economico per l’abbattimento dei confini. Secondo un articolo pubblicato venerdì dal “Gazzettino” è il Goriziano il territorio maggiormente penalizzato. “All’ultimo censimento dell’industria e servizi”, scrive il Gazzettino, “il settore dell’autotrasporto, spedizionieri e logistica assorbiva oltre 16.500 addetti in tutta la regione, pari all’8 per cento del totale degli occupati nel terziario, con un aumento del 37 per cento rispetto a 10 anni prima. Tra le categorie economiche che già negli anni Novanta hanno perso maggiormente importanza in termini occupazionali in Fvg, ci sono, oggi, gli intermediari dei trasporti (-37,4 per cento, 259 occupati in meno) e le attività di movimento merci relative a trasporti marittimi (-60 per cento, 826 addetti in meno)”.
Oltre un intermediario dei trasporti su tre ha quindi dovuto cambiare lavoro, una mannaia ancora maggiore su chi si occupava delle movimentazioni delle merci nei porti, dove sono sopravvissuti solo due addetti su cinque.
“Nel confronto infraregionale”, si legge ancora sul Gazzettino, “si rileva come nella provincia di Trieste la categoria economica relativa al trasporto di merci su strada assuma un peso inferiore in termini occupazionali: alla data dell’ultimo censimento assorbiva 1.251 addetti su 5.739, pari al 21,8 per cento, contro percentuali superiori al 50 per cento nelle altre tre province. Naturalmente in provincia di Trieste risultano molto rilevanti i trasporti marittimi e costieri, basti pensare a tutte le attività legate ai traffici portuali”.
Per quanto concerne gli spedizionieri e le agenzie di operazioni doganali, si può osservare come le province di Gorizia e Trieste siano quelle in cui la specifica attività assume un’importanza maggiore, ed è quindi logico che per la loro posizione geografica siano stati gli ambiti territoriali più esposti alle conseguenze dell’allargamento a Est dell’Unione Europea.
“Nella aree isontino-giuliana, i settori di autotrasporto, spedizionieri e logistica, nella loro totalità, presentano un’incidenza maggiore in termini occupazionali, pari al 9,1 per cento degli occupati nel terziario per Gorizia e all’11,1 per cento per Trieste, contro percentuali inferiori al 7 per cento nella due rimanenti province”, conclude il quotidiano veneto.