L’obiettivo era quello di non penalizzare troppo le imprese d’autotrasporto, garantendo comunque il giusto livello di sicurezza. Per questi motivi l’esponente del Pdl Tommaso Foti aveva, in un’interrogazione parlamentare, sollecitato il ministro Altero Matteoli a utilizzare la facoltà, prevista per gli Stati membri dell’Unione europea, di autorizzare sul nostro territorio l’utilizzo di cisterne e veicoli che trasportano merci pericolose, costruiti anteriormente al 1° gennaio 1997 e aventi requisiti non conformi a quelli previsti dalla direttiva 2008/68/CE, purché cisterne e veicoli in questione garantissero i livelli di sicurezza richiesti.
Nell’interrogazione, il parlamentare del Popolo della Libertà aveva evidenziato come la crisi economica avesse colpito in modo massiccio il mondo dell’autotrasporto e il venire meno della detta facoltà avrebbe fatalmente aggravato la situazione in cui le imprese del settore versano, non potendo più le stesse utilizzare sul territorio nazionale le cisterne e i veicoli per i quali oggi opera il regime della deroga.
Nella recente risposta, Matteoli aveva comunicato che, per il recepimento della citata direttiva 2008/68/CE, era imminente l’emanazione di un apposito decreto legislativo che manteneva la possibilità accordata agli stati membri di autorizzare, sul loro territorio, l’utilizzo di cisterne e veicoli costruiti anteriormente al 1° gennaio 1997 non conformi alla direttiva purché mantenuti in condizioni tali da garantire i livelli di sicurezza richiesti.
In ragione dell’interrogazione di Foti e della successiva risposta di Matteoli, la Commissione Trasporti della Camera, chiamata a pronunciarsi sullo schema di decreto legislativo relativo al trasporto interno di merci pericolose, ha nei giorni scorso formulato un parere in cui è richiamata l’esigenza di permettere la circolazione di veicoli-cisterna e di cisterne, costruiti anteriormente al 1° gennaio 1997 per il periodo massimo di 25 anni e di veicoli-cisterna e di cisterne che trasportano merci a più alta pericolosità per un periodo massimo di due anni alla data di entrata in vigore del decreto legislativo.
“Alla luce di tale parere”, ha spiegato Tommaso Foti, “e del decreto-legge di fine anno di proroga dei termini con cui sarà la situazione in essere sarà mantenuta fino all’entrata in vigore delle norme contenute nel decreto legislativo afferente il trasporto interno di merci pericolose, appare adeguatamente contemperata l’esigenza di non creare gravi difficoltà per le imprese di autotrasporto, con quella di garantire comunque significativi livelli di sicurezza in rapporto al parco circolante”.