La verità sulla sicurezza stradale:
i controlli sono diminuiti

Conftrasporto sostiene da tempo che per aumentare la sicurezza della circolazione si debbano incrementare i controlli sia sulle strade sia nelle imprese. Per tale ragione ha anche effettuato inserzioni sui giornali di grande tiratura per sostenere la giusta battaglia di incrementare i controlli. Le assicurazioni si sono sprecate; le iniziative dimostrative nelle Prefetture sono state in modo adeguato pubblicizzate con articoli di stampa che evidenziavano l’impegno mai messo in atto negli anni trascorsi dai governi in carica. Tutte balle! Quelle che presentiamo ora non sono elaborazioni di Conftrasporto bensì dati ufficiali, diffusi dalle forze dell’ordine. Ciò che appare è sorprendente. I controlli effettuati nei primi sei mesi del 2009, rispetto a quelli del 2008, sono diminuiti del 21 per cento.
Sono quasi 1800 controlli in meno quelli dei centri mobili. Un aspetto che, se rapportato ai controlli realizzati nel 2005 e nel 2006, è ancora più allarmante. Infatti, il numero dei centri di revisione mobili disponibili risulta essere superiore rispetto a quello degli anni suddetti. Una conferma si ritrova nella relazione predisposta dalla Commissione europea per gli anni 2005 e 2006. Nel documento comunitario si attesta che l’Italia è stata tra i Paesi che avevano superato la percentuale dei controlli prevista dal Regolamento CEE 3820/85.
Dunque in quegli anni, con un minor numero di Cmr (documenti di accompagnamento per i viaggi internazionali), i controlli erano superiori. Anche le tabelle del ministero di quel periodo lo testimoniano.
Di fronte a tali dati, come non sentirsi presi in giro dalle dichiarazioni roboanti, dai protocolli di intesa e dalle inutili visite nelle prefetture. Gli operatori del settore non meritano di essere presi in giro anche perché è solo grazie alla loro professionalità, al loro senso di responsabilità se gli incidenti e le persone decedute sulle strade, che vedono coinvolti i mezzi pesanti, sono significativamente diminuiti.
E sono sempre i numeri a dimostrarlo: gli incidenti sono diminuiti del 17,96 per cento e le persone decedute del 34,16 per cento.
Tutto questo non è certo dovuto a chi si illude che la gente si faccia ingannare dalle iniziative che fanno parte della politica dell’apparire che prima o poi finisce sempre per ritorcersi contro chi la mette in atto.

Paolo Uggè