“Non intendiamo edificare una cattedrale nel deserto, ma creare tutti i presupposti per farlo diventare una delle più attraenti realtà territoriali centrale, anche dal punto di vista economico e commerciale, nel Mediterraneo. Non bisogna inoltre dimenticare, e lo preciseremo, che il ponte è un segmento importante del Corridoio Europeo 1 Palermo-Berlino. Non possiamo dirci europei ed europeisti solo quando ci conviene o fa comodo”. L’ha dichiarato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Altero Matteoli, al “Velino” (agenzia di stampa quotidiana nazionale). Nell’intervista, il ministro risponde anche alle polemiche relative alle risorse sbloccate nell’ultima seduta del Cipe che avrebbe favorito il Nord rispetto al resto del Paese. “I fatti parlano da soli”, ha affermato Matteoli. “Questo governo ha stanziato più del 40 per cento delle risorse per le infrastrutture nel Mezzogiorno”. Ma bisogna essere pragmatici: “Man mano che le opere inserite nel programma presentato al Parlamento ed approvate saranno pronte per la cantierizzazione verranno sottoposte all’esame del Cipe. Il programma va avanti nel rispetto delle risorse disponibili”. Come già annunciato, tra meno di un mese verrà posata la prima pietra per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Non è escluso che ci siano momenti di tensione e di contestazione in occasione dell’apertura dei cantieri. “Ovviamente”, ha spiegato Matteoli al Velino, “mi auguro che non ci siano polemiche e resistenza, anche se l’esperienza maturata negli anni non mi farebbe meravigliare se ce ne fossero. Auspico che prevalga il buon senso, da parte nostra faremo quanto possibile per spiegare l’utilità dell’opera per la crescita economica e occupazionale del Mezzogiorno e del Paese e cercheremo anche di evidenziare come il Ponte rappresenti un volano anche per la realizzazione delle altre opere che necessitano alla Sicilia e alla Calabria”.