Sarà Roma la città pilota per la sanatoria delle multe non pagate. Le contravvenzioni oggetto degli “sconti” sono quelle elevate prima del 2004. Da ottobre verranno infatti cancellati completamente gli interessi e si dovrà versare solo il 4 per cento in più a titolo di rimborso per la gestione della pratica. Per le multe prese nel 2005 sarà invece possibile chiedere la rateizzazione. Quelli delle contravvenzioni non riscosse sono numeri importanti. Solamente per la capitale si parla di 400mila cittadini interessati. Ma il record in materia di contravvenzioni spetta a Firenze, dove ogni 100 veicoli che circolano, 289 vengono multati. In questa speciale classifica, ricavata dai dati dell’Aci, si piazza al secondo posto Brescia (con 216 multe ogni 100 veicoli), al terzo Milano (191 multe), al quarto Verona (145) e al quinto Padova (134). Nella Top ten entrano anche Torino, con 130 multe, Genova (123), Cagliari (103), Roma (97) e Livorno (94). Ben diversa la situazione di Foggia, dove, sempre ogni 100 auto, le multe sono appena 19.
Come dicevamo, Roma sarà la capofila nell’applicare la sanatoria: “Abbiamo ottenuto una legge nazionale per fare questa sanatoria”, ha detto il sindaco Gianni Alemanno, “e abbiamo approvato le delibere conseguenti, quindi siamo pronti a voltare pagina. In passato abbiamo avuto l’accumulo di multe e cartelle pazze, errori nel computo e degli interessi e delle penali e quindi è doveroso da parte della nostra amministrazione voltare pagina”.
L’Italia, in tema di contravvenzioni, detiene un poco onorevole primato. Secondo un’indagine di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, negli ultimi dieci anni nel nostro Paese il numero delle multe comminate agli automobilisti è aumentato addirittura del 1275 per cento, il valore più alto in Europa. Dopo l’Italia, nella classifica figurano la Romania con il 385 per cento, la Bulgaria con il 315 per cento, l’Albania con il 290 per cento, l’Estonia con il 240 per cento, la Slovacchia con il 215 per cento e la Croazia con il 195 per cento. In coda, l’Inghilterra con il 35 per cento, la Germania con il 30 per cento e la Svezia con il 20 per cento.
“Dai dati è inoltre emerso”, sottolinea Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, “che solo un italiano su tre paga la multa senza contestarla, mentre il 64 per cento impugna il verbale innanzi al Prefetto o al Giudice di pace. È un altro primato negativo per l’Italia”.