Un grande stupore. Lo ha provato Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai di Bergamo, leggendo l’articolo riguardante il trasporto su gomma delle merci pericolose pubblicato su Stradafacendo. Uno stupore motivato dalla quantità “impressionante “anche per un addetto ai lavori” di merci pericolose trasportate ogni anno sulle strade italiane. “80 milioni di tonnellate di merci pericolose trasportate ogni anno sono una cifra impressionante, anche per chi, come me che ci lavoro, conosce bene la realtà del mondo del trasporto, ma soprattutto sono cifre che ci impongono di prestare una sempre maggiore attenzione ai temi della sicurezza”, commenta Doriano Bendotti.
“Sicurezza innanzitutto per gli operatori direttamente coinvolti nel trasporto ma che, implicitamente, riguarda la sicurezza sociale dei cittadini in senso lato. La tragedia di Viareggio insegna e speriamo che tutti abbiano capito la lezione. Per questi motivi”, prosegue il segretario provinciale della Fai di Bergamo, ” trovo assolutamente interessante la proposta avanzata da Serafino Barilani di introdurre la tracciabilita’ del trasporto delle merci pericolose. Una proposta che spero possa essere raccolta e sostenuta nelle sedi opportune. Peraltro la tracciabilita’ del trasporto è un pilastro della riforma del trasporto entrata in vigore con il decreto legge 286/2005 che prevede la corresponsabilita’ di tutta la filiera dal trasportatore fino al proprietario della merce appunto per garantire la “sicurezza sociale”. Il Governo sembra attento a questi temi e ci si augura che non si lasci troppo influenzare da chi, in nome di semplificazioni burocratico-amministrative, sta tentando di annullare e/o vanificare gli effetti di una norma fatta negli interessi prima della sicurezza dei cittadini e soprattutto a tutela degli operatori del trasporto che risultano spesso i piu’ deboli della catena economica”