Come un anno e mezzo fa, l’Italia è a un passo dalla paralisi dei trasporti. Se il Governo non dovesse mantenere gli impegni assunti ormai un anno fa gli autotrasportatori hanno deciso di fare un nuovo blocco del trasporto previsto per la seconda settimana di luglio, proprio in concomitanza del G8. Esattamente come un anno e mezzo fa quando per tre giorni l’Italia restò paralizzata. Ma se nel periodo centrale di dicembre del 2007 tutti pensavano alle vacanze natalizie, adesso l’attenzione e l’attesa degli italiani è tutta verso le ferie estive. E le ripercussioni di un eventuale blocco del traffico autostradale, in termini di disagi, potrebbero essere pesantissime. Senza dimenticare tutti gli altri effetti: pompe di benzina esaurite, derrate alimentari deperibili destinate a marcire, consegne industriali saltate con allungamento dei tempi di produzione.
Nel 2007, quando ancora la portata di un blocco del trasporto era poco conosciuta, il Governo guidato da Romano Prodi era intervenuto con la precettazione, il provvedimento con il quale si impone il termine di uno sciopero, minacciando gli autotrasportatori che bloccavano le autostrade con multe fino a 500 euro al giorno e arrivando a prevedere addirittura il carcere fino a 4 anni per i trasgressori. Inutilmente. La soluzione della questione, per molti dei camionisti comunque insoddisfacente, si era avuta solamente tre giorni dopo i primi blocchi, il 13 dicembre, dopo alcune concessioni assicurate dal Governo agli autotrasportatori. Nella Finanziaria erano stati inseriti contributi per 30 milioni di euro per i pedaggi, oltre a 100 milioni per altre voci, tra cui il taglio dei prezzi del gasolio attraverso la riduzione delle accise. “Non abbiamo ceduto alle provocazioni, ha vinto il confronto” aveva commentato un fin troppo ottimistico Romano Prodi. “La piattaforma del Governo è stata debole, tardiva e inconcludente. I camionisti sono arrabbiati per l’esito della trattativa” gli aveva risposto Paolo Uggé, presidente nazionale di Fai Conftrasporto che oggi ribadisce: “gli autotrasportatori hanno percorso ogni strada pur di evitare un nuovo blocco del trasporto destinato a causare pesantissimi disagi per milioni di italiani che dovranno pagarne le conseguenze senza avere alcuna colpa. Ma il Governo non ha voluto neppure ascoltarci. Gli autotrasportatori chiedono scusa agli italiani per i possibili disagi ma chiedono loro anche di comprendere che la situazione è divenuta insostenibile per centinaia di migliaia di lavoratori e soprattutto chiedono ai cittadini di comprendere che i colpevoli di questi disagi non sono gli autotrasportatori, ma coloro che, al Governo, da mesi non rispondono ai ripetuti Sos che per mesi sono stati lanciati e che nessuno ha saputo o voluto raccogliere”.