Semaforo verde per il mercato dell’auto. A ottobre, infatti, in Europa (27 Paesi Ue più Efta) sono state immatricolate 1.044.921 auto, il 4,6 per cento in più rispetto a ottobre 2012. A settembre le vendite avevano fatto registrare un aumento del 5,5 per cento. “È la prima volta dal settembre 2011 che la domanda cresce per due mesi consecutivi”, sottolinea l’Acea. Ma non tutti possono sorridere. A partire dall’Italia, l’unico tra i cinque principali mercati europei a registrare un calo.
Secondo i dati dell’Acea, nel nostro Paese sono state immatricolate 110.841 unità, in flessione del 5,6 per cento. In progresso Germania (+2,3 per cento a 265.441 unità), Francia (+2,6 per cento a 166.495), Gran Bretagna (+4 per cento a 157.314) e Spagna (+34,4 per cento a 60.301). L’Italia segna il calo più accentuato anche nei primi dieci mesi (-8 per cento a 1.111.520 unità), seguita da Francia (-7,4 per cento a 1.476.308) e Germania (-5,2 per cento a 2.482.460). In rialzo invece Gran Bretagna (+10,2 per cento a 1.952.238) e Spagna (+1,1 per cento a 606.736). In tutta Europa, invece, nei primi dieci mesi del 2013 sono state vendute 10.006.807 nuove automobili, in calo del 3,1 per cento rispetto a un anno fa.
Brutte notizie anche per il Gruppo Fiat, che a ottobre ha immatricolato in Europa 60.183 nuove vetture, in calo del 7,3 per cento rispetto alle 64.942 di un anno fa. A settembre le vendite del Lingotto erano scese del 3,4 per cento. Nei primi dieci mesi del 2013 il gruppo Fiat ha ceduto l’8,1 per cento a 632.952 unità, contro le 689.092 del 2012. Anche la quota è in calo: ora è al 5,8 per cento, nel 2012 era al 6,5 (a settembre era al 5,4 per cento).