Fretta, tragitto breve e poca pazienza: sono queste le giustificazioni dei genitori che non mettono i loro bimbi in auto sul seggiolino omologato. Secondo gli ultimi dati, solamente quattro bambini su 10 viaggiano regolarmente sul seggiolino: su una popolazione italiana di 6.100.000 bambini, sono quindi più di 3,5 milioni quelli che ogni giorno rischiano la vita. L’uso dei sistemi di ritenuta per i più piccoli diminuisce del 50 per cento per i brevi spostamenti in città, dove invece si concentrano il 70 per cento dei sinistri, spiega l’Aci in un comunicato.
Secondo le ultime statistiche Aci-Istat, sulle strade italiane sono morti 41 bambini con meno di nove anni. Un dato in aumento del 28 per cento rispetto al 2009. Nell’ambito di “TrasportACI Sicuri”, la campagna nazionale avviata nel 2010 dall’Automobile Club d’Italia per diffondere una maggiore consapevolezza sui rischi della strada per i più piccoli, è stato condotto uno studio che ha evidenziato come il mancato utilizzo del seggiolino sia spesso giustificato dalla fretta, dalla brevità del tragitto e dalla poca pazienza di fronte alle lamentele dei bambini. “Non è accettabile che i bambini rischino la vita in auto per la distrazione e la negligenza dei genitori”, ha affermato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani. “Così come la guida in stato di ebbrezza è una scelta pericolosa, illegale e immorale, allo stesso modo la decisione di trasportare in modo insicuro un bimbo deve essere punita con la massima severità. Gli incidenti sono ancora la prima causa di morte per i ragazzi tra i cinque e i 13 anni in Europa, dove ogni anno perdono la vita sulle strade 12.000 minori, 5.000 dei quali bambini”.