Benzina e gasolio troppo cari, gli italiani corrono a comprare le auto a metano

C’è un settore del mercato delle auto che continua ad accelerare. Se le quattro ruote tradizionali soffrono da tempo, quelle a metano vivono un momento di grande splendore. Nei primi quatto mesi dell’anno le immatricolazioni dei modelli a metano sono cresciute addirittura del 51,7 per cento. Un trend decisamente diverso da quello complessivo delle auto, con le immatricolazioni in calo del 20,2 per cento. I dati sono stati diffusi da Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor GL events, in occasione del suo intervento al convegno sul metano per autotrazione che si è tenuto a Modena nell’ambito della manifestazione fieristica Oil&nonoil.

”La ragione di fondo di quest’andamento è da ricercarsi nella grande convenienza economica dell’alimentazione a metano, che, tra l’altro, è anche un carburante a basso impatto ambientale. Con gli attuali prezzi alla pompa”, spiega Quagliano, “la spesa per coprire un chilometro con una vettura media a metano è di 6,45 centesimi, con il Gpl sale a 11,49 centesimi, con il gasolio sale a 14,93 centesimi e con la benzina tocca quota 18,18 centesimi. Utilizzando un’auto a metano il costo del carburante è quindi poco più di un terzo del costo per utilizzare la stessa auto con un’alimentazione a benzina”.
“La particolare convenienza del metano”, ha detto Quagliano, è stata esaltata dalla fortissima dinamica dei prezzi di benzina e gasolio degli ultimi mesi e questa situazione ha importanti effetti anche sulle vendite di auto a metano che, pur non beneficiando di incentivi, sono in forte crescita. Il minor costo per il carburante è certamente l’elemento decisivo alla base del forte incremento delle immatricolazioni di autovetture a metano. Un ulteriore elemento importante, nella difficilissima fase economica che il Paese sta attraversando, è però la particolare attenzione che viene prestata alle possibilità di risparmiare anche nell’utilizzazione degli autoveicoli”.