Sciopero in Sicilia, presidi al petrolchimico di Gela. Bloccata la Palermo-Sciacca

Continua anche oggi, martedì, lo sciopero dei trasporti in Sicilia promosso dal movimento Forza d’urto, che unisce gli autotrasportatori Aias, il Movimento dei Forconi, pescatori e imprenditori agricoli. Nell’isola sono attivi diversi presidi. Come riporta un’agenzia Ansa, a Gela, in provincia di Caltanissetta, tre presidi davanti al petrolchimico stanno rallentando considerevolmente il traffico. Fortunatamente, non ci sono incidenti. Lunedì, sempre secondo l’Ansa, ci sono stati attimi di tensione. “Mentre i dimostranti stavano per raggiungere in corteo piazza municipio”, si legge nell’agenzia, “alcuni facinorosi hanno mandato in frantumi la vetrina di una tabaccheria di via Bresmes che non aveva aderito allo sciopero”.

Martedì mattina i manifestanti hanno ottenuto la solidarietà dei lavoratori dell’indotto del petrolchimico, i quali hanno organizzato una manifestazione di protesta davanti ai cancelli della raffineria chiedendo lavoro e investimenti per il futuro. Uno dei presidi del movimento “Forza d’urto” si svolge davanti allo stabilimento dell’Eni, con i Tir parcheggiati su entrambi i lati della strada che lasciano uno stretto corridoio per far transitare solamente le automobili. Disagi anche nel Palermitano. A causa dello sciopero dei Tir il traffico è interrotto sulla statale Palermo-Sciacca all’altezza di San Cipirello. Il traffico viene deviato sull’autostrada. Ci sono presidi dei manifestanti anche nei poli chimici di Augusta, Priolo e Melilli. Non si sono fatti attendere gli effetti dello sciopero. I supermercati sono stati presi d’assalto già da sabato scorso, tanto che alcuni hanno gli scaffali quasi vuoti.