La Corte di Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso di due vigili urbani di Pescara condannati per falso ideologico a sei mesi e 20 giorni di reclusione oltre alle spese processuali e al risarcimento dei danni (4mila euro) nei confronti di un uomo che avevano multato quando questi non si trovava sulla sua auto, bensì a piedi sotto casa. La storia viene ricostruita sul sito de Il Centro, edizione Pescara. I fatti risalgono al dicembre di dieci anni fa, quando un residente si era affacciato alla finestra di casa e si era reso conto che due vigili urbani stavano multando l’auto della cognata, parcheggiata in zona vietata. Continua a leggere