“Portare le industrie della Lombardia al mare”: questa, in sintesi, l’idea esternata dal ministro per le Riforme Umberto Bossi nel corso di un sopralluogo svolto nella periferia di Milano, nell’area dove dovrebbe essere edificato il nuovo porto fluviale. Quella di utilizzare il grande fiume per il trasporto merci tra Milano e Venezia è un’idea tanto ambiziosa quanto antica. Risale infatti al 1917 il primo tentativo di utilizzare il Po per spostare le merci tra le due città. Ora è la volta di questo nuovo progetto, da 2,4 miliardi di euro: un’operazione niente affatto semplice, sia dal punto di vista lavorativo (ci vorranno almeno sei anni), sia da quello organizzativo. Basti pensare a quante amministrazioni regionali e locali dovranno essere coinvolte e ai vari aspetti paesaggistici e ambientalistici. Continua a leggere