Le grandi manovre per liberalizzare il mercato del trasporto persone stanno accelerando? Verrebbe da pensare di sì, almeno a giudicare dalla recentissima “manovra” compiuta dal presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella che ha proposto di aprire il mercato a 360 gradi, creando nuovi spazi anche a servizi innovativi. Come quelli ideati da Uber, il colosso partito da San Francisco per conquistare il monopolio del settore grazie al telefonino a colpi di App, ovvero grazie a un’applicazione informatica che consente di prenotare un’autovettura a noleggio in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo usando il proprio smartphone. Un progetto basato su un conto economico ben preciso (destinato a far realizzare, a chi dovesse diventare il padrone incontrastato del settore, montagne di denaro) ma che prevedendo l’ impiego di autisti non professionisti (come nel caso di Uber Pop) dimentica di fare i conti con l’esigenza di tutelare i pur giusti principi del libero mercato con l’altrettanto sacrosanta garanzia di sicurezza sulle strade e di rispetto dei diritti di tanti piccoli operatori. Continua a leggere