Ci sono mille aneddoti su Tullio Masserini, uno dei più grandi campioni del motociclismo internazionale. Ma uno sopra tutti ha cominciato a “correre” di bocca in bocca a Bergamo, sua terra natale, non appena si è diffusa la notizia della morte, avvenuta al termine di una malattia che lo aveva colpito da qualche tempo. Il ricordo di quando alla partenza di una “Valli Bergamasche” si era presentato in sella a una Lambretta. Un fragilissimo scooter, e cosa più incredibile con le ruote piccole, per affrontare una delle gare più difficili del mondo, dove ottimi piloti sudavano sette camice per giungere al traguardo in sella a potenti enduro, non solo con tutt’altri motori ma soprattutto con ruote grandi e tassellate, indispensabili per poter ” arrivare interi” al termine di chilometri di mulattiere capaci di nascondere continuamente trappole micidiali. Un episodio che ricordano in particolare gli amici della Scuderia Norelli di Bergamo , di cui Tullio Masserini ha fatto parte scrivendo pagine straordinarie sia sotto l’aspetto sportivo sia umano, e che hanno voluto ricordare il campionissimo (legato da una profonda amicizia a un’altra leggenda delle due ruote, questa volta su pista, Giacomo Agostini, Continua a leggere