Scarsa concorrenza, poche gare, servizi scadenti. L’Antitrust boccia in maniera netta il trasporto pubblico locale, la “seconda voce di spesa per le Regioni dopo la Sanità”, settore che impegna oltre 7 miliardi di euro di fondi statali e ne genera quasi 11 di ricavi. L’indagine conoscitiva dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato evidenzia pochissime luci e tante ombre. “Oltre alle performance insoddisfacenti, rispetto ai principali Paesi europei, emergono gravi squilibri strutturali tra cui: investimenti insufficienti in infrastrutture; parco rotabile obsoleto; notevoli divari territoriali, per cui gli utenti di alcune Regioni, soprattutto centro-meridionali, hanno accesso a meno servizi e di qualità peggiore, senza peraltro pagare prezzi inferiori”, spiega l’Antitrust. Continua a leggere