“Riorganizzare le autorità portuali e fare rotta verso una nuova gestione dei porti significa aggredire il difetto cronico della portualità italiana, quell’eccesso di burocrazia che la semplificazione in programma va a eliminare. Procedure più facili per il transito di merci e passeggeri e strutture più snelle pongono finalmente l’Italia a livello dei principali concorrenti internazionali, con un beneficio non indifferente per l’economia, per la quale la cura dell’acqua può rappresentare davvero un traino importante”. Continua a leggere