Chi ha l’abitudine di frequentare le vie del sesso a pagamento stia ben attento. O quantomeno non ci vada con la sua auto o veda di coprirne la targa, perché in agguato potrebbe esserci uno “spione”. Spione come quello finito in manette nella Brianza Comasca, un 45enne che aveva escogitato un modo infallibile per fare i soldi. Fotografava e filmava le auto in sosta dove stazionano le prostitute e poi chiedeva ai clienti delle lucciole dei soldi in cambio del suo silenzio con i familiari. Nei guai è finito anche un complice del 45enne, un 37enne del Senegal, in Italia senza fissa dimora. Continua a leggere