Un rumore secco, l’accusa di aver urtato e rotto lo specchietto di un’altra auto e la richiesta di un risarcimento. È la dinamica della ormai celebre truffa dello specchietto. Fortunatamente qualcuno non ci casca e i malviventi vengono individuati, come nel caso verificatosi sabato mattina a San Benedetto Val di Sambro (Bologna) ai danni di una sessantaquattrenne di Bologna. Come spiegano i Carabinieri in una nota, la vittima stava sorpassando un’auto quando ha udito un rumore sordo provenire dall’esterno, come se qualcuno avesse scagliato qualcosa contro la carrozzeria del suo mezzo. Continua a leggere