“Cabotaggio e controlli”, ovvero, tradotto in parole più chiare, camion che dai vicini Paesi dell’Est invadono il Friuli Venezia Giulia senza che nessuno verifichi se quei mezzi sono sicuri, se al volante ci sono dei professionisti, se quel trasporto è regolare… E poi “Il contratto di lavoro dell’autotrasporto: il distacco e la somministrazione”. Che tradotto vuol dire moltissimi camionisti della regione licenziati per “fare posto” ad altrettanti “colleghi” dell’Est, assunti oltre frontiera con stipendi da fame da aziende italiane che, in questo modo, svuotano le casse del sistema previdenziale italiano. Contribuendo a potenziare quella che da tempo il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè denuncia essere una vera e propria bomba a orologeria, pronta a esplodere col rischio di spazzare via le pensioni. Continua a leggere