I numeri, almeno in questo caso, fanno paura. Le statistiche raccontano infatti di una città, Roma, nella quale la cultura della sicurezza stradale è ancora molto bassa. I comportamenti scorretti sono decisamente diffusi: cinture non allacciate, bambini che viaggiano senza i seggiolini, l’uso dilagante dello smartphone mentre si guida. Recentemente la Fondazione Filippo Caracciolo, centro studi dell’Aci, ha presentato uno studio che raccoglie i risultati dell’osservazione di 66.000 veicoli in nove punti nevralgici della rete viaria della Capitale: corso Francia, via Prenestina, via Ostiense, Lungotevere de’ Cenci e Lungotevere Raffaello Sanzio, via Luisa di Savoia, via Aurelia, via Tuscolana e via Nomentana. E i risultati dell’osservazione sono tutt’altro che rassicuranti. Continua a leggere