Gli investimenti sul Tutor non hanno mai prodotto aumenti delle tarifffe. Lo spiega Autostrade per l’Italia che replica alle polemiche nate dalla sentenza con cui la società è stata obbligata a disinstallare tutti i dispositivi perché violano un brevetto. In una nota Autostrade precisa infatti che “la forte riduzione dell’incidentalità sulla propria rete, che ha consentito di raggiungere livelli di sicurezza all’avanguardia in Europa e cui ha contribuito l’introduzione del Tutor nel 2006, non ha mai determinato alcun incremento delle proprie tariffe”. Continua a leggere