Entrerà in vigore il prossimo 16 marzo la direttiva che contrasta i ritardi di pagamento nei rapporti contrattuali. Da tale data gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire e trasformare in legge nazionale le disposizioni contenute nel provvedimento. Tra le regole assunte, quella che prevede l’obbligo per le pubbliche amministrazioni degli Stati di onorare gli impegni entro 30 giorni, prorogabili fino a 60, ma solo per il settore sanitario. Una disposizione il cui effetto disciplinatore sarà di notevole impatto, soprattutto per quanto concerne il comportamento degli enti pubblici nel caso di appalti. Secondo una stima della Commissione europea, il provvedimento rimetterà in circolo, in Europa, una liquidità di circa 180 miliardi di euro. In caso di ritardato pagamento, la direttiva prevede l’applicazione automatica di una mora equivalente all’interesse legale dell’8 per cento. Continua a leggere