“Il nostro compito è quello di tutelare chi vuole operare nel mondo dei trasporti da imprenditore e come tale si pone ovviamente l’obiettivo di incrementare la propria attività, di diventare più grande, senza dimenticarci però dei più piccoli, di coloro che, proprio perché sono più deboli e non hanno possibilità di crescere, non riescono a competere e spesso sono estromessi dalle regole del libero mercato. Anche a loro la Fai deve offrire, e non solo nel loro interesse, di poter esercitare l’attività dignitosamente e per farlo non può che percorrere una strada: quella di una necessaria mediazione tra i diversi interessi delle imprese rappresentate dal mondo artigiano a quello più strutturato, mediazione che dovremo ricercare fino allo spasimo”. Continua a leggere