Omicidio stradale, in attesa del processo patente sospesa per cinque anni

A chi causa un incidente stradale o nautico con vittime o feriti sarà immediatamente sospesa la patente per cinque anni, in attesa degli esiti del processo fino all’ultimo grado di giudizio. Sarà poi il giudice a decidere se la patente verrà revocata e per quanto tempo. Lo prevede un nuovo emendamento al disegno di legge sull’omicidio stradale presentato giovedì dal relatore Giuseppe Cucca. Continua a leggere



Ergastolo della patente? Quasi. Nel disegno di legge spunta la revoca fino a 30 anni

Il pirata della strada – ma anche del mare visto che la norma riguarda anche le patenti nautiche – che provoca la morte di una persona rischia la revoca della patente fino a 30 anni, se ha l’aggravante di essere in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti e aver superato i limiti di velocità. Il disegno di legge sull’omicidio stradale, che ha archiviato l’ipotesi ergastolo della patente per problemi di costituzionalità, cambia con un emendamento depositato in commissione Giustizia del Senato dal relatore Giuseppe Cucca (Pd). Continua a leggere



Omicidio stradale, Cucca vuola la revoca della patente e pene accessorie più gravi

Revoca della patente e non soltanto la sospensione, oltre a pene accessorie più gravi per chi continua a guidare in stato di ebbrezza. Sono alcuni dei cardini dell’emendamento presentato dal senatore del Pd Giuseppe Cucca, relatore del disegno di legge sull’omicidio stradale. Ieri, “è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti in commissione Giustizia al ddl che prevede il reato dell’omicidio stradale e quello di lesioni personali stradali. In particolare, ho presentato un emendamento per sostituire la sospensione della patente con la revoca e dunque al termine del periodo fissato dal giudice, che andrà da un minimo di 5 a un massimo di 12 anni, sarà possibile sostenere nuovamente gli esami necessari per conseguire la patente di guida”, afferma in una nota Giuseppe Cucca. Continua a leggere



Ergastolo della patente, Zaia indignato: “È una barzelletta che non fa ridere”

“Il reato di omicidio stradale, atteso da anni e ancora incredibilmente in pensatoio, perde per strada una sua parte fondamentale come l’ergastolo della patente, unica vera garanzia di non reiterazione del reato, deterrente ancor più del carcere, da dove una scappatoia per uscire si trova sempre. È una barzelletta che non fa ridere”. Lo dice, “con rammarico pari all’indignazione”, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando il deposito in Commissione Giustizia del Senato del disegno di legge sull’omicidio stradale, dal quale è scomparsa la previsione della sanzione più severa, quella che prevedeva per i condannati di non poter guidare mai più. Continua a leggere



Sparisce l’ergastolo della patente. Asaps: “La giustizia sulla strada si allontana”

“Alla fine in Parlamento la tribuna numerata dei difensori estremi dei vari diritti, compreso quello della mobilità a discapito della tutela alla sicurezza e alla vita, ha sempre la meglio. Ora apprendiamo con stupore che uno dei due pilastri dell’omicidio stradale, quello relativo all’ergastolo della patente, verrà di fatto costruito con un debole calcestruzzo che limiterà gli effetti a sanzioni accessorie con la sospensione della patente da 5 a 12 anni. Questo, ci dicono, per rimanere entro il recinto del diritto alla libertà di movimento tutelato dalla Costituzione”. Per Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori Polstrada (Asaps), “si sgretola il pilastro dell’ergastolo della patente” e questo “stupisce perché la proposta, l’impianto originale e le dichiarazioni di parlamentari e relatori inizialmente non andavano in questa direzione”. Continua a leggere



Omicidio stradale, 12 anni di carcere a chi provoca un incidente mortale da ubriaco

Da otto a dodici anni di carcere per chi guida drogato o ubriaco e uccide una persona. Condanna da sei a nove anni per chi provoca un incidente mortale a causa dell’alta velocità. Sono alcuni dei cardini del disegno di legge che il governo ha deciso di riprendere in mano dopo l’ennesima vittima della strada che ha sconvolto l’opinione pubblica, Elio Bonavita, il 15enne di Monza travolto da un automobilista poi fuggito. Il testo, presentato martedì in commissione Giustizia del Senato dal relatore Giuseppe Cucca (Pd), introduce due nuovi reati, “omicidio stradale” e “lesioni stradali”. Il presidente della commissione, Francesco Nitto Palma, ha fissato al 21 aprile il termine per il deposito degli emendamenti. Continua a leggere



“Omicidio stradale, decida il Parlamento: i giudici condannano, la Cassazione annulla”

“Di fronte a incidenti di estrema gravità si ripete la solita sequenza. I giudici di primo grado e spesso anche quelli dell’appello tentano di infliggere condanne severe con l’applicazione del reato di omicidio con dolo eventuale. Ma quasi mai queste condanne vengono confermate in Cassazione. Per questo insistiamo come promotori della proposta – con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni -, con la raccolta di quasi 80.000 firme, per l’introduzione del reato di omicidio stradale: il Parlamento deve decidersi a decidere”. Lo sottolinea il presidente dell’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (Asaps), Giordano Biserni, che lancia un nuovo appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo che la Suprema Corte ha annullato con rinvio la condanna a 21 anni inflitta in primo grado e in appello a Torino a Ilir Beti, imprenditore albanese che il 13 agosto 2011 imboccò la A26 contromano e la percorse per oltre 20 chilometri: nell’impatto con il suo Suv morirono quattro ragazzi francesi. Continua a leggere



Omicidio stradale da marzo? Nencini: “Spero che il Senato vari la norma”

L’istituzione del reato di “omicidio stradale ha fatto un primo passo, ricevendo l’ok alla Camera. Entro i primi di marzo, spero che il Senato possa essere in grado di vararla”. Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini, a Firenze a un convegno sul tema della sicurezza stradale che si è tenuto nella sala convegni dell’ospedale di Careggi. Continua a leggere



Renzi: “Omicidio stradale ed ergastolo della patente nel 2015: stop all’impunità”

Il tempo dell’impunità è finito: l’omicidio stradale e l’ergastolo della patente sono interventi che il Parlamento ha iniziato ad affrontare e che nel 2015 saranno introdotti. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in un videomessaggio per la famiglia di Lorenzo Guarnieri, 17enne ucciso da un uomo che guidava sotto l’effetto di alcol e droghe. Se l’iter parlamentare dovesse bloccarsi, ha spiegato Renzi, interverrà il Governo. Continua a leggere



Mia figlia uccisa 10 anni fa da un ubriaco. E l’omicidio stradale ancora non c’è…

“Aveva 20 anni ed è morta per mano di un giovane uomo italiano che guidava ubriaco in un pomeriggio di sole; sono trascorsi 10 anni, ma in Italia il reato di omicidio stradale non è stato ancora riconosciuto e la strage continua, giorno per giorno, impunita”. Sono le parole che Tiziana Fumagalli, mamma di Susanna Pelucchi, giovane bergamasca investita e uccisa mentre era in sella al suo scooter, ha inviato al quotidiano L’Eco di Bergamo a dieci anni dall’incidente. Continua a leggere



Lombardia, 438 morti sulle strade nel 2013. Bordonali: “Sì all’omicidio stradale”

“Finché ci sarà un morto sulle strade lombarde dovremo lavorare per migliorare le condizioni di sicurezza. C’è un miglioramento, ma siamo ancora in una situazione drammatica: 438 morti in Lombardia sono come un piccolo Comune che scompare in un anno”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Protezione civile, Sicurezza e Immigrazione di Regione Lombardia Simona Bordonali, intervenendo alla presentazione del Rapporto “L’incidentalità sulle strade della Lombardia”, redatto dal Cmr (Centro regionale di Governo e Monitoraggio della Sicurezza stradale) di Regione Lombardia. Continua a leggere



Quatto bambini morti sulle strade in quattro giorni, l’Asaps scrive a Renzi

Quattro bambini morti sull’asfalto in quattro giorni e 53 giovanissime vittime dall’inizio dell’anno. L’Asaps (Associazione amici della polizia stradale) scrive al premier Matteo Renzi. “Siamo già a un bambino morto in più rispetto ai 52, fino a 13 anni, che hanno perso la vita sulle strade in tutto il 2013, a dimostrazione di come siamo ancora deboli e disattenti su questo versante della sinistrosità”. L’Asaps con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni di Firenze fa un appello al premier per “l’approvazione della nostra proposta sull’omicidio stradale che sembra tutti vogliano, ma che però non trova la strada dell’approvazione conclusiva”. Continua a leggere



L’omicidio stradale non basta per ridurre i morti: “Servono azioni coordinate”

Carmelo Lentino, il portavoce di BastaUnAttimo, la campagna nazionale sulla sicurezza stradale e contro le stragi del sabato sera promossa da AssoGiovani e Forum Nazionale dei Giovani, ha inviato una nota a tutti i parlamentari sollecitando un maggiore impegno sul tema e suggerendo l’istituzione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza stradale. L’introduzione del reato di omicidio stradale insomma non può bastare per ridurre le croci sulle strade italiane. Gli incidenti si devono prevenire. E la pena inflitta per l’omicidio stradale deve essere soltanto l’ultima una serie di azioni da realizzare e coordinare. Continua a leggere



Ergastolo della patente per i drogati. Alfano dice sì anche all’omicidio stradale

“Nei casi estremi di chi si droga o beve sapendo di dover poi mettersi alla guida occorre procedere con l’introduzione dell’omicidio stradale”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, durante un workshop europeo sulla sicurezza stradale, svoltosi alla Scuola superiore di Polizia. “Di fronte al disvalore che suscita nell’opinione pubblica ogni omicidio consumato sulle nostre strade”, ha spiegato Alfano, “ci domandiamo se sia arrivato il momento di introdurre il reato di omicidio stradale e io credo che nei casi estremi occorra procedere in questo senso”. Continua a leggere



Omicidio stradale, c’è il primo sì ufficiale. Nencini: “Fatto un passo avanti”

Arriva il primo sì ufficiale all’introduzione dell’omicidio stradale e dell’ergastolo della patente. La Commissione Trasporti ha infatti dato l’ok alla legge delega per la riforma del Codice della strada. L’introduzione del nuovo reato di omicidio stradale nel codice penale sarà possibile grazie a un emendamento approvato giovedì in Commissione. “È una giornata importante, la aspettavo da tempo. Per la prima volta un passo in avanti per sancire la presenza del reato di omicidio stradale nel codice”, commenta il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, che parla anche di “ergastolo della patente”. Continua a leggere