C’è una gara ciclistica nella quale vince chi arriva ultimo. Chi taglia per primo il traguardo infatti non si è distratto abbastanza. Nella gara cicloartistica organizzata per domenica 28 marzo attorno al lago di Varese vince chi, pedalando, riesce a raccogliere il maggior numero di osservazioni, sensazioni, curiosità. Tutti possono partecipare. L’importante è muoversi in bicicletta e dare via libera alla fantasia, alla ricerca del metodo più adatto per distrarsi, cioè per “essere impressionisti, assorbire come spugne” il paesaggio lacustre e poi rilasciare tutte le sensazioni acquisite. Come? Con qualsiasi mezzo: fotocamera, blocco schizzi, erbario, sacchetto di plastica dell’Esselunga, sacco della spazzatura, memoria visiva, memoria olfattiva, scritte sulla propria mano… sono solo alcuni dei suggerimenti che vengono dall’associazione Mosaico progettuale, organizzatrice dell’evento. Continua a leggere