Ubriachi al volante, tutti i benefici di cui gode chi sceglie i lavori socialmente utili

Dal 2009 il lavoro socialmente utile è stato esteso ad alcuni reati minori, soprattutto ai casi di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti in assenza di incidenti. Questi casi sono particolarmente numerosi da quando con la modifica del Codice della strada i controlli sono aumentati e il limite consentito di tasso alcolico è sceso a 0,50. Ora, condanne anche di pochi mesi possono essere commutate in giornate di volontariato. Il rapporto è di due ore di lavori socialmente utili per ogni giornata di condanna, con una massimo di sei ore settimanali. Al termine dello svolgimento del  periodo di lavori socialmente utili inoltre non rimane più traccia della condanna rimediata dal trasgressore.  Continua a leggere



Ubriachi alla guida, il nuovo Codice prevede lavori socialmente utili

Che la notizia esca dopo il drammatico investimento di Lamezia Terme, con sette ciclisti uccisi da un automobilista drogato è un caso. Però, la riforma del Codice della strada prevede che chi è sorpreso al volante con un tasso alcolico superiore a 0,5 l/g può vedersi commutata la propria pena con un lavoro socialmente utile non retribuito, al fine di ottenere una sospensione della patente più breve o evitare una multa troppo salata. Questo avverrebbe, infatti, al posto della pena detentiva da 6 mesi a 1 anno o quella pecuniaria da 1.500 a 6.000 euro. Un’idea che incontra qualche parere favorevole, ma che lascia molte perplessità sull’effettiva efficacia. Continua a leggere