Se il piano di Sergio Marchionne per il futuro di Fiat-Chrysler ha incontrato i favori dell’opinione pubblica americana, lo stesso non si può dire per gli autotrasportatori a stelle e strisce che con le bisarche avevano consegnato in tutti questi anni le automobili nelle concessionarie statunitensi. Camionisti, anzi, che sono sul piede di guerra per contestare il nuovo sistema di consegna delle auto dalla fabbrica alla rete di vendita proposto dalla casa torinese. Continua a leggere