“Chi in Italia ha applaudito l’inaugurazione della linea ferroviaria Asia-Europa, ovvero la nuova via della Seta che evita il passaggio in Russia attraversando Azerbaidjan, Georgia e Turchia, come una grande opportunità per il nostro Paese e per l’Europa in generale farebbe bene a riflettere. Perché senza infrastrutture adeguate il nostro Paese rischia di interpretare solo il ruolo di chi starà a guardare nuovi traguardi raggiunti da altri Paesi” . Parola di Paolo Uggé, presidente di Conftrasporto secondo il quale “se l’Italia non si doterà di infrastrutture adeguate, in particolar modo per quanto concerne l’efficienza di porti e di infrastrutture per la retroportualità, dal Pireo attraverso i Balcani si arriverà direttamente sui mercati del Nord Europa. L’Italia verrà bypassata anche da Ovest, nell’alto Tirreno, e così le merci cinesi metteranno fuori gioco i sistemi produttivi europei e conseguentemente anche le imprese di trasporto, in modo particolare quelle navali. Continua a leggere