Dopo anni di riduzione degli spostamenti, gli italiani tornano a muoversi. Lo indica il tasso di mobilità che nel 2014 è cresciuto, risalendo intorno all’80 per cento. Il dato era crollato nel periodo compreso tra il 2010 e il 2012 (dall’82,6 al 75,1 per cento). Gli unici spostamenti che non sono diminuiti negli anni della crisi sono quelli legati alla gestione famigliare: per queste attività cresce l’uso dell’auto, mentre diminuiscono gli spostamenti a piedi o in bicicletta. Continua a leggere
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Con la crisi ci si sposta meno,
mobilità calata di oltre il 2%
La crisi economica, come recita l’agenzia “Dire” www.dire.it, ha lasciato il segno non solo nelle tasche degli italiani ma anche nel loro modo di muoversi. Tanto è vero che “dopo un triennio di crescita ininterrotta, gli indicatori di base dei consumi di mobilità hanno segnato tra il 2008 e il 2009 un -2,1 per cento nel numero di spostamenti e un -8,2 per cento in termini di distanze percorse”. Lo rileva il Rapporto 2010 sulla mobilità in Italia di Isfort, l’Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti, presentato a Roma. Continua a leggere
Altro che mezzi pubblici, in auto
più dell’80% degli spostamenti
L’Italia non tradisce i motori:
in pochi rinunciano all’auto
L’Italia si muove, ma sempre rigorosamente con un motore. Meglio se è un’auto, di gran lunga il mezzo preferito dagli italiani per spostarsi. Da una ricerca Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca sui trasporti) riferita ai primi sei mesi del 2009 emerge infatti che l’80,5 per cento degli spostamenti compiuti nel nostro Paese da persone con un’età compresa tra i 14 e gli 80 anni avviene utilizzando un mezzo a motore: auto, moto, ciclomotori o mezzi pubblici. I dati in questione sono stati resi noti da Federpneus, l’Associazione Nazionale dei Rivenditori Specialisti di Pneumatici, che ha anche evidenziato come rispetto allo scorso anno gli spostamenti con mezzi motorizzati sono aumentati dell’1,4 per cento. Continua a leggere