A un anno e mezzo dallo scoppio dello scandalo “Dieselgate”, la Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro la Germania e altri sei Paesi – Gran Bretagna, Lussemburgo, Spagna, Grecia, Lituania e Repubblica ceca – per per non aver sanzionato le violazioni commesse da Volkswagen o per non aver ancora previsto un sistema di sanzioni come richiesto dalle regole Ue. A Germania e Gran Bretagna la Commissione obietta anche la trasmissione incompleta delle informazioni sui test sulle emissioni diesel dei modelli auto in circolazione nei rispettivi territori nazionali.