“Le indagini hanno permesso di documentare il meccanismo attraverso il quale la Valferro srl, attiva nel settore della raccolta di materiali ferrosi, smaltiva ingenti quantitativi di scorie contenenti pbc (policlorobifenili), occultandoli tra i carichi destinati al conferimento presso le acciaierie, con il conseguente abbattimento dei costi di smaltimento previsti per i rifiuti speciali pericolosi”. Con queste parole i carabinieri del Ros, il reparto operativo speciale dell’arma, hanno motivato il sequestro dell’azienda dell’impianto produttivo della società “Valferro srl” di Brescia e l’iscrizione nell’elenco degli indagati del proprietario della società Gianfranco Sanca e del figlio Stefano, accusati, insieme ad altre 15 persone, di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi. Continua a leggere