“Il caso Sistri mette in condizioni di svantaggio competitivo le imprese italiane rispetto alle concorrenti europee perché in altri Paesi dell’Unione si adempie agli obblighi di tracciabilità dei rifiuti, previsti dalla normativa comunitaria, con sistemi più semplici e funzionali rispetto al nostro. Così anche in questo specifico campo, perdiamo quote di mercato”. L’ennesima denuncia fatta dal mondo dell’autotrasporto sullo scandalo del sistema di monitoraggio dei rifiuti praticamente mai entrato in funzione porta la firma di Thomas Baumgartner, presidente nazionale di Anita, ed è stata fatta in una circostanza particolarmente significativa: l’incontro che una delegazione di Anita, guidata oltre che da Thomas Baumgartner anche dal presidente della Sezione trasporto rifiuti Carlo Coppola, ha avuto a Roma con alcuni rappresentanti della segreteria tecnica del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Continua a leggere