“Crocetta ci chiede di fermare la protesta perché lesiva dei nostri stessi interessi? Il presidente ha di certo ragione, il fermo è l’esalazione dell’ultimo respiro, l’ultima carta per rivendicare i nostri diritti fino ad oggi calpestati. Si conosceva il precario stato di pilone sull’A19 e le Istituzioni non si sono preoccupate di informare la cittadinanza, è solo un caso che nessuno dei nostri autisti non sia stato coinvolto nel crollo. La Regione e lo stesso Stato si sono dimostrati incapaci di tutelare la sicurezza dei cittadini”. Lo dichiara Giovanni Agrillo, presidente della sezione siciliana della Federazione Autotrasportatori Italiani. Continua a leggere