Cosa accomuna il mancato rispetto dei costi minimi per la sicurezza del trasporto di una qualsiasi merce con la violazione delle regole per la sicurezza del trasporto dei farmaci? Che nesso esiste fra la sicurezza stradale e quella sanitaria, fra la tutela di milioni di persone che ogni giorno percorrono strade e autostrade e quella di chi usa farmaci antitumorali, insulina, vaccini? Le risposte potrebbero essere diverse, ma ce n’è una in particolare che lascia esterrefatti: il silenzio in cui sono caduti i ripetuti appelli affinché lo Stato garantisse il diritto alla sicurezza. Sulle strade così come di fronte a una malattia. Facendo rispettare, da una parte, una legge introdotta nel 2010 (sui costi minimi) che, guarda caso proprio a partire da quella data, ha visto registrare una netta riduzione di incidenti mortali con mezzi pesanti; dall’altra la legge che prevede di far viaggiare i medicinali a una temperatura compresa tra i 2 e gli 8 gradi. Continua a leggere