Da quando è entrato in vigore il nuovo Codice della strada pare che il consumo di alcolici abbia subito una netta contrazione. Lo sanno bene i ristoratori, i baristi, ma anche i produttori di vino. Così ora c’è chi cerca di correre ai ripari. La Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti) con sede in provincia di Lucca, che ha “lo scopo di rappresentare e proteggere la figura del viticoltore rispetto alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani”, come si legge nel suo statuto, sostiene infatti che l’etilometro non sia attendibile per calcolare il tasso di alcol nel sangue. Continua a leggere