Elitario e poco redditizio. Il Tgv, il treno ad alta velocità francese, “perde colpi”, come scrive Le Figaro, e finisce nel mirino della Corte dei Conti. “La scelta sistematica dell’alta velocità ferroviaria”, sentenzia la Corte dei Conti, “ha portato a un sistema poco coerente dove i convogli di Tgv collegano 230 destinazioni e passano il 40 per cento del loro tempo sulle linee normali”. Cioè quelle usate dagli altri treni. Secondo la Corte dei Conti, i Tgv dovrebbero invece collegare meno stazioni sulle loro rotaie speciali e circolare meno sulle tratte normali. Continua a leggere