Vestiti lacerati e sangue, a Treviso
un monumento contro gli incidenti

Si chiama L’isola che non c’è, proprio come il luogo immaginario di Peter Pan, in cui solo i bambini possono accedere, grazie alla loro immaginazione. Ma quest’isola è tristemente reale, fin troppo secondo qualcuno. Perchè questa “isola che non c’è” è un monumento, realizzato nel trevigiano per sensibilizzare i giovani contro le stragi sulle strade. Ci sono rottami, caschi, fotografie e due manichini che indossano abiti veri, lacerati e insanguinati. Sono quelli di Chiara Filippin e Omar Artuso, due fidanzati di 23 e 24 anni, morti il 12 luglio 2009 nello scontro tra la loro moto e l’auto di un cinese che non aveva rispettato la precedenza. Ora gli stessi vestiti indossati quella sera dai due ragazzi sono finiti in questo monumento che sarà inaugurato il 26 febbraio a Fonte e che girerà in varie zone del trevigiano, fuori dalle scuole e dalle discoteche. Continua a leggere



Vicenza, crescono le sanzioni
agli autotrasportatori

Sono cresciute da 592 a 1.400 nell’arco di un anno (dal 2008 al 2009) le sanzioni comminate dalla Polizia stradale di Vicenza ad autotrasportatori per il mancato rispetto della normativa sui tempi di guida e di riposo. “Quest’ultimo risultato è stato ottenuto grazie a un’attività mirata al controllo dei mezzi pesanti”, si legge sul Corriere del Veneto, “sia italiani sia stranieri: in tutto sono stati verificati 3.500 camion nel 2009”. Continua a leggere