“Se davvero fossero ripristinati i controlli alle frontiere, le conseguenze provocherebbero pesanti ricadute sul settore produttivo e su quello dei servizi di trasporto che da anni sono tarati su tempi di consegna just in time”. Lo ha detto il presidente di Anita (Associazione imprese trasporti automobilistici) Thomas Baumgartner. “Il flusso dei veicoli che attraversano quotidianamente l’asse del Brennero, la più trafficata rotta di collegamento tra l’Italia e l’Europa, è tale che l’attività di controllo comporterà inevitabili tempi di attesa. Un camion fermo costa all’azienda circa 60 euro l’ora, quindi, con un ritardo di sole due ore possiamo supporre un aumento dei noli del 10 per cento che ricadrà senza dubbio sui costi e, quindi, sui prezzi dei prodotti e, di conseguenza, sul consumatore finale”. Continua a leggere