Non sono una categoria simpatica. Anzi, nell’immaginario collettivo i poveri ausiliari del traffico sono decisamente antipatici. Sono loro che controllano la sosta nelle grandi e piccole città e lasciano sul parabrezza dei bigliettini che equivalgono a multe per divieto di sosta. E alla categoria degli ausiliari non giova certo quest’ultima storia di cronaca giudiziaria. A Como un “vicevigile” 36enne è stato condannato in primo grado a un anno per concussione. Motivo? Pretendeva prestazioni sessuali dalla dipendente di un centro estetico alla quale altrimenti avrebbe elevato una serie di multe per divieto di sosta. Continua a leggere