Auto in doppia fila e posti rubati: sei italiani su 10 si insultano per i parcheggi

Quel posto è mio. Non puoi lasciare l’auto in doppia fila. E via con insulti e urla. Per i parcheggi gli italiani danno in escandescenza. Secondo un’indagine del Centro Studi e Documentazioni Direct Line, quasi sei italiani su 10 (il 57 per cento) litigano per il parcheggio. Diverse le motivazioni, anche se quello che manda su tutte le furie gli italiani è l’attesa nei confronti di chi ha lasciato per più di mezz’ora l’auto in doppia fila bloccando ogni uscita (56 per cento). Al secondo posto dei motivi di litigio la rabbia nei confronti di chi parcheggiando occupa due posti disponibili (40 per cento), mentre il 39 per cento dichiara di aver discusso con il furbetto che ha rubato il posto auto all’ultimo momento.  Continua a leggere

Multe, se il ricorso è senza motivo si pagano anche le spese

L’Italia, l’abbiamo già scritto, è il Paese delle multe, ma anche dei ricorsi. Sono una valanga quelli che ogni anno arrivano sui tavoli dei prefetti e dei giudici di pace, con un conseguente rallentamento dell’ordinaria amministrazione e l’aumento della burocrazia. Attenzione, però, anche se fare ricorso è diventata una moda, il giudice di pace quando rigetta un ricorso stradale infondato può condannare l’automobilista anche al pagamento delle spese vive sostenute dal Comune per presentarsi in udienza pur senza avvocato. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione (Sez. II Civ., con la Sent. n. 11389 del 24 maggio 2011). Continua a leggere

I Comuni si lamentano: due mesi
per fare le multe sono troppo pochi

Due mesi per fare le multe, altrimenti saranno nulle e non dovremo pagarle. È uno dei provvedimenti contenuti nel disegno di legge di riforma del Codice della strada approvato due settimane fa dal Senato. Una misura che non piace affatto all’Anci, l’associazione che riunisce i Comuni italiani. Il termine di 60 giorni “è assolutamente irrisorio per ottemperare a a tutti gli adempimenti che il procedimento sanzionatorio amministrativo attualmente richiede ed impone”. Ed è per questo che i Comuni chiedono di portare il termine per la notifica dei verbali di accertamento delle multe non contestate immediatamente a 120 giorni. La richiesta è contenuta in una lettera inviata dal vicepresidente dell’Anci con delega alla sicurezza urbana, Flavio Zanonato (sindaco di Padova), a Mario Valducci, presidente della Commissione Trasporti della Camera. Continua a leggere

Ricatti sessuali invece delle multe, condannato ausiliario del traffico

Non sono una categoria simpatica. Anzi, nell’immaginario collettivo i poveri ausiliari del traffico sono decisamente antipatici. Sono loro che controllano la sosta nelle grandi e piccole città e lasciano sul parabrezza dei bigliettini che equivalgono a multe per divieto di sosta. E alla categoria degli ausiliari non giova certo quest’ultima storia di cronaca giudiziaria. A Como un “vicevigile” 36enne è stato condannato in primo grado a un anno per concussione. Motivo? Pretendeva prestazioni sessuali dalla dipendente di un centro estetico alla quale altrimenti avrebbe elevato una serie di multe per divieto di sosta. Continua a leggere