Sono partiti indossando i panni dei supereroi ai tempi del lockdown per ritrovarsi oggi, nell’era del Green pass obbligatorio per poter lavorare, a vestire quelli dei fantasmi, di cui nemmeno accorgersi: è questo il “viaggio” compiuto da marzo 2020 a oggi dai camionisti italiani fermati da un Governo che sembra non curarsi nemmeno delle richieste del settore. Richieste di poter lavorare senza essere fermati da un tampone che, per chi guida per centinaia di chilometri ogni giorno, è praticamente impossibile fare; richieste di poter “mantenere in vita le aziende di autotrasporto italiane” senza trasformarle in facili prede da conquistare da parte della concorrenza straniera alla quale è invece consentito di viaggiare liberamente, quasi a “legalizzare” di fatto la concorrenza sleale. Continua a leggere