Nizza, ma anche Londra, Montreal, Graz, Gerusalemme. Città diverse in Paesi diversi, colpite al cuore con la “car jihad”, la tecnica di utilizzare un autoveicolo per gli attacchi terroristici. Una strategia precisa, che come ha ricordato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, mette in pratica le parole pronunciate a settembre del 2014 dal portavoce dello Stato Islamico, Abu Muhammad al Adnani, che invitava a colpire gli “infedeli” con qualunque mezzo a disposizione. Continua a leggere