Sciopero del trasporto pubblico locale il 22 marzo: ecco gli orari città per città

Lo sciopero dei trasporti pubblici locali in programma per venerdì 22 marzo è confermato. La protesta è stata indetta da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Faisa Cisal a causa delle incertezze sulle risorse per il settore e sul rinnovo del contratto per 110.000 lavoratori a seguito della proposta di alcune giunte regionali di ridurre o azzerare il loro contributo al fondo perequativo che complessivamente vale, secondo i sindacati, 1,4 miliardi, il 22 per cento del totale. “È il decimo sciopero in cinque anni in cui siamo senza contratto ed è stato rinviato tre volte. Abbiamo usato questo strumento con grandissima resposabilità”, ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil, Alessandro Rocchi. Continua a leggere



Revocato lo sciopero dei trasporti pubblici proclamato per il 16 novembre

Il 16 novembre i mezzi pubblici circoleranno normalmente. È stato infatti differito lo sciopero del trasporto pubblico locale di 24 ore proclamato unitariamente dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Faisa-Cisal per chiedere il rinnovo del contratto scaduto dal 2007. Il garante degli scioperi, Roberto Alesse, ha infatti convocato le parti (i sindacati e le associazioni datoriali Asstra e Anav) e chiesto alle organizzazioni sindacali di revocare lo stop, con “un invito di natura precettiva”.  Continua a leggere



Giovedì 1° marzo lo sciopero dei trasporti: resteranno fermi bus, tram, metro e treni

Si fermeranno bus, tram, metro, treni e autisti di Tir. Partiranno in ritardo navi e traghetti. Sono questi alcuni dei disagi previsti per giovedì 1° marzo, quando è in programma lo sciopero generale di quattro ore dei trasporti. L’unico settore escluso dallo stop è il trasporto aereo. Salve dalla protesta solo la città di Firenze e la regione Sardegna. Lo sciopero è stato proclamato unitariamente dai sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti per denunciare “la grave condizione” dei trasporti nel Paese “aggravata dalle decisioni del governo”, tra l’altro anche con la cancellazione della previsione del contratto nazionale di settore per le imprese ferroviarie, e per chiedere all’esecutivo di aprire un confronto di merito. Continua a leggere