Assoporti, ecco le linee guida per la riforma: “Trasformazioni radicali”

La riforma dei porti? Deve passare per l’autonomia finanziaria, con autorità portuali agili, innovazione sui dragaggi e le dogane, piani regolatori in 90 giorni. Sono questi i capisaldi della riforma portuale, in applicazione delle linee guida dello Sblocca Italia, che Assoporti ha fornito al governo. “È arrivato il momento del coraggio di essere pragmatici e di delineare uno scenario di cambiamento che comporti trasformazioni radicali, che non escluda processi di accorpamento e integrazione di autorità portuali nella logica europea, che produca da subito una selezione della spesa, la conclusione di importanti investimenti già in cantiere e un netto cambio di marcia nella governance, anche attraverso autonomia finanziaria e autodeterminazione finanziaria”, ha detto il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti.  Continua a leggere



Serracchiani: “La riforma dei porti è una necessità: sono 14 gli scali strategici”

“La riforma della portualità è una necessità, un dovere rispetto a un sistema che deve crescere a favore dell’intero Paese”. Lo ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, intervenendo a Trieste all’apertura della 65ª Assemblea generale della Federazione nazionale agenti raccomandatari e mediatori marittimi (Federagenti). Secondo la Serracchiani la riforma si deve basare su “punti chiave quali razionalizzazione, visione nazionale in un’ottica europea, semplificazione e integrazione”.  Continua a leggere