Peugeot 208 scommette sui “freschi” di patente e su chi usa l’auto per lavorare (con omologazione autocarro). Da luglio sarà in commercio la nuova 1.2 12V VTi 82 CV cinque porte, negli allestimenti Access, Active e Allure. Rispetto alla versione attualmente in gamma, ha una differente omologazione in conseguenza delle variazioni di peso, rese necessarie per rispettare i limiti imposti dalla normativa per i neopatentati (rapporto potenza/tara inferiore o uguale a 55 kW/t). Ai neopatentati Peugeot propone anche la 208 1.4 8V HDi FAP® 68 CV e la 208 1.4 8V e-HDi 68 CV FAP® Stop&Start con cambio robotizzato. La prima è disponibile negli allestimenti Access, Active e Allure con carrozzeria tre e cinque porte e come Business cinque porte; la Stop&Start è offerta nell’allestimento Active, a tre e a cinque porte. Continua a leggere
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Autocarro, ma di lusso. Mercedes Classe G, fuoristrada di successo da 30 anni
Abbiamo detto che c’è chi comprava e compra l’auto, magari una fuoristrada, e l’immatricola autocarro soltanto per risparmiare. Ma anche in questo segmento particolare delle quattro ruote c’è chi punta in alto e non guarda al portafogli. Così, spiegato che non è possibile classificare N1 una spider come una Ferrari, si può però puntare su una Mercedes-Benz. La popolare fuoristrada G 300 cdi Station Wagon Autocarro è un 3mila 6 cilindri da oltre 73mila euro con Iva e messa in strada. Continua a leggere
Auto immatricolate come autocarri, nella gamma Peugeot anche veicoli a 4 o 5 posti
Proseguiamo con la serie di veicoli di serie che possono essere omologati come autocarri (omologazione N1) gettando uno sguardo sui modelli Peugeot. Per quanto riguarda i furgoni, la casa del leone ha sia i furgoni tradizionali (Boxer – Expert – Partner – Bipper – 107XA – 207 XAD) sia le versioni MIX (imparentate con le analoghe versioni autovettura destinate al trasporto di persone e cose; questi veicoli prevedono 4 o 5 posti oltre al vano di carico separato). Continua a leggere
Quali sono le auto trasformabili in autocarro? Ecco i modelli della Suzuki
Negli anni Ottanta, quando esplose la prima moda dei fuoristrada (e quella del superbollo), chi non era particolarmente ricco ma non voleva rinunciare ai jepponi, spesso ricorreva a un espediente: omologava l’auto come un autocarro. Però si dovevano eliminare i sedili posteriori e mettere una grata di ferro a dividere la zona del carico dalle persone. L’obbligo è cessato grazie a una direttiva europea del 2007 e così da allora è possibile omologare come autocarro non più solo furgoni, fuoristrada e station wagon, ma anche berline e monovolume. Continua a leggere